Premio Ecologia Città di Varese

Iniziativa dedicata all’indimenticato professore Salvatore Furia, fondatore della Società Astronomica G.V. Schiaparelli, sede della Cittadella di Scienze della Natura in cima al Campo dei Fiori, instancabile studioso, naturalista, giornalista, divulgatore scientifico, esempio di altissimo ed instancabile impegno, umanità, professionalità e spirito di servizio i cui riconoscimenti per i meriti umani, culturali e scientifici hanno contribuito ad elevare nel mondo il nome di Varese, sua città d’adozione.

Il progetto prevede la riattivazione del Premio Ecologia Città di Varese, istituito nel 1986 dal Comune di Varese su proposta del professor Furia, che l’aveva fondato nel 1973. Si trattava di uno dei primi premi a tema specifico sorti in Italia e forse in Europa. Un visionario riconoscimento che anticipava e precorreva i tempi e negli anni ’90 era stato interrotto.
Il premio sarà assegnato a un divulgatore di scienze ambientali e naturalistiche di fama internazionale individuato da un apposito comitato scientifico composto da rappresentanti di: Comune di Varese, Società Astronomica “G.V. Schiaparelli”, European Commission – Joint Research Centre Ispra, Università degli Studi dell’Insubria, ARPA Lombardia – Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente.

Nel 2018 il premio viene assegnato a Michele Lanzinger, direttore del MUSE Museo delle Scienze di Trento.

 

SALVATORE FURIA

Nato a Catania il 24 novembre 1924, Salvatore Furia giunse a Varese all’età di sedici anni: raccontava che, il primo ottobre 1940, sceso nella stazione della città in cui avrebbe trascorso tutta la sua vita, rimase colpito dal massiccio del Campo dei Fiori che in lontananza veniva illuminato dal sole.
La sua passione per l’astronomia e la natura segnò profondamente la sua esistenza e lo portò ad avverare il suo sogno, che si ampliò nel tempo, iniziato nel 1956. In quell’anno infatti fondò a Varese una associazione per appassionati, il Gruppo Astrofili varesini, divenuta poi la Società Astronomica G.V. Schiaparelli, ove iniziò a diffondere l’interesse scientifico per le stelle ed i corpi celesti. La prima sede dell’associazione fu il settecentesco oratorio di Villa Mirabello, sede dei Musei Civici, dove il professor Furia teneva coinvolgenti incontri aperti al pubblico, ed in seguito la Torre littoria in centro città. Membro dell’Associazione Astronomica Italiana dal 1953, per molti anni, come cultore,  si dedicò alle osservazioni celesti presso l’Osservatorio Astronomico di Brera.

Affascinato dal Campo dei Fiori, di cui ben comprese le grandi potenzialità come luogo di osservazione, di studio e di salvaguardia naturalistica, Salvatore Furia realizzò il suo ambizioso progetto, grazie ad alcuni benefattori che credettero in lui dando vita alla Cittadella delle Scienze: nel 1960 Adele e Sai Vita donarono i fondi per la costruzione del primo osservatorio e nel 1963 Sofia Stringer Zambeletti destinò alla struttura terreni boschivi destinati alla salvaguardia della flora. Nel 1965 venne inaugurato l’osservatorio intitolato all’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli, cui si aggiunsero negli anni il Centro Geofisico Prealpino, il Centro Studi Botanici e la Serra fredda. Nel 1981, grazie alla generosità dei fratelli Mascioni, si realizzò la costruzione dell’osservatorio sismologico e ancora, grazie a Bernardo Mascioni nel 1997, la realizzazione della seconda cupola destinata allo studio della volta celeste. Nel 2004 Regione Lombardia e Provincia finanziarono la costruzione della terza cupola e la costruzione del nuovo Centro Studi Botanici.

Ma il suo sogno si realizzò soprattutto grazie alla sua caparbietà, al suo entusiasmo ed anche alla fatica personale sua e dei suoi collaboratori: i tanti ragazzi appassionati che, ad esempio, realizzarono con mezzi di fortuna la strada che porta a Punta Paradiso o il giardino botanico Ruggero Tomaselli. È doveroso sottolineare che da grande comunicatore e divulgatore scientifico quale era, Furia seppe coinvolgere numerosi giovani che trovarono nella Cittadella delle Scienze un luogo di sapere, di incontri e d’accoglienza.

Fra le numerosi attestazioni e premi ricevuti si ricordano: nel 1971 il Diploma e la medaglia d’oro come Benemerito della Cultura, della Scuola e dell’Arte rilasciato dal Presidente della Repubblica, nel 1982 è stato nominato Commendatore della Repubblica Italiana, nel 1982 la Rosa Camuna conferita dalla Regione Lombardia, nel 1989 la laurea honoris causa in Scienze Naturali presso l’Università di Albany negli Stati Uniti,  nel 1992 il Premio San Francesco per la comunicazione e l’educazione ricevuto ad Assisi,  nel 2001 la Martinella del Broletto, massima onorificenza cittadina, nel 2002 il Premio Provincia di Varese  per la sua attività in favore della tutela del territorio.

Scarica la scheda completa (a cura di Serena Contini)

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